lattico

martedì 17 luglio 2007

fa cald, fa proprie cald.

dalla spiagge assolate dellla nuova siris alle caldane della città inghiottita dalla luce del sole di luglio, ci muovimao lenti. non si può sperare di uscirne vivi, altrimenti.
succulente righe digitali si avvicinano sempre più riducendo all'osso l'interlinea e lasciando fuori tutto quello che non è qualità e cortesia.
le cicale sono stanche e non se la sentono più di frinire, forse stasera, all'ombra del nuovo giorno che sta per arrivare.
oggi mi è ricapitato tra le mani un vecchio libro di poesie: machado (quelli che 15 anni fa si comperavano a 1000 lire). ho letto di ombre e di viaggi, ma se mi devo ricordare il titolo, non ci riesco proprio.
a proposito, se qualcuno ha visto macmore lo blocchi. è scappato e io non riesco più a trovarlo.

a dopo.

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