ricordi olfattivi

Da un momento all'altro, come un'allucinazione, un tuffo nel passato, quando a scuola ci andavo col grembiule. Ma non era scuola era l'asilo, ero alto meno di un metro e portavo negli occhi tanta voglia di guardare, la stessa voglia che mi fa esser curioso, oggi. Non conoscevo il significato della parola curiosità, per me era una emozione forte, una di quelle che ti piace provare e speri che non smetta. La sensazione di andare incontro a qualcosa di sconosciuto sapendo che quello che vedrai o sentirai ti farà crescere. Un attimo fa ho sentito un odore e ho provato la stessa sensazione di quando all'asilo, prima di incolonnarci tutti per andare a mensa, si sentiva quel profumo di pomodoro e legumi e non so di preciso cos'altro. In tutti i modi, la memoria olfattiva è forte, forse è quella che più di tutte mi sbatte indietro nel tempo senza darmi neppure il tempo di respirare.

parola del giorno: olfatto .

c'è chi scrive veramente bene

Dopo aver letto tutte le parole scritte dall'amatissimo Niccolò Ammaniti, ed esserne riomasto affascinato, dopo aver letto Tutt'alpiù muoio di Albinati e Timi, sono passato attravertso vari blog e mi ha incuriosito un titolo. Middlesex. Il nome dell'autore non sono riuscito neppure a pronunciarlo in libreria, ma una cosa è certa, il tizio scrive davvero bene.

La storia è una sga familiare, con una tecnica che di tanto in tanto riporta il lettore avanti ed indietro nel tempo.

Appena riuscirò a superare la patologia della pagina bianca mi ributterò tra le braccia delle amate parole per essere accolto e tenuto stretto come il più passionale degli amanti.

Parola preferita della giornata: effetto.

fa cald, fa proprie cald.

dalla spiagge assolate dellla nuova siris alle caldane della città inghiottita dalla luce del sole di luglio, ci muovimao lenti. non si può sperare di uscirne vivi, altrimenti.
succulente righe digitali si avvicinano sempre più riducendo all'osso l'interlinea e lasciando fuori tutto quello che non è qualità e cortesia.
le cicale sono stanche e non se la sentono più di frinire, forse stasera, all'ombra del nuovo giorno che sta per arrivare.
oggi mi è ricapitato tra le mani un vecchio libro di poesie: machado (quelli che 15 anni fa si comperavano a 1000 lire). ho letto di ombre e di viaggi, ma se mi devo ricordare il titolo, non ci riesco proprio.
a proposito, se qualcuno ha visto macmore lo blocchi. è scappato e io non riesco più a trovarlo.

a dopo.

maniaci sentimentali

dopo tante peripezie ci sono riuscito. finalmente ho capito quando deve essere usata la parola .....

alla ricerca del reverendo

Oggi 14 giugno 2007, il sottoscritto cerca. Cerca e spera di ritrovare il reverendo che da tempo, ormai, non si fa più vivo.
a presto.

3mm

Per essere felici e sentirsi vivi e avere voglia di gridarlo al mondo ci vuole veramente poco, basta un numero ed una parola: 3 millimetri.

notizie buone dal telegiornale

Dopo tante giornate di telegiornali inutili ed inutili disquisizioni sulla politica francese, il vincitore di un, due, tre stalla, e la necessità di scioperare per il contratto del pubblico impiego, finalmente una buona notizia: come dio comanda (ultimo romanzo di nicolò ammaniti) diventerà il prossimo lungometraggio di Gabriele Salvatores.

Quel libro l'ho letto tutto d'un fiato. Le atmosfere sono talmente cupe da diventare quasi invisibili. Le pagine si sfogliano ad una velocità folle e quando devi per forza smettere di leggere, perchè hai da vivere anche una vita reale, sembra che gli spettri descritti vogliano rientrare da tutte le parti per farsi ascoltare.

Bel lavoro letterario, e visto il rapporto provato tra salvatores ed ammaniti, allora sarà veramente un gran bel film.

mammativvù

la vanità è una fiera in cui ci si vende l'anima. a volte non è la vanità che ci distrugge ma la voglia matta di somigliare a qualcuno o qualcosa. tutti i torti ce li continua a fare chi ci vuole diversi da quello che siamo. il segreto è non allungare troppo il collo.

piccola osservazione (ricorda)

partito, spartizione, informazione, amministrazione, colpe, indipendenza, giornali, diritti, cittadini, tasse, svulippo, democrazia, società.

questa è una successione di alcune parole che mi aiuteranno a ricordare cosa voglio scrivere nel prossimo post. vi parlavo di accroccamento. adesso inzio a scroccarmi e cercherò di nonm farmi scroccare, rimanendo elastico e poco anestetico, anche se sempre in bilico.

accroccamenti

capita di rimanere accroccati. alle volte resti fermo nella stessa posizione per troppo tempo e quando cerchi di cambiare postura avverti un dolore lancinante che ti impedisce di farlo. ti senti accroccato, bloccato. capita con il corpo, ma può capitare anche con la mente. alle volte, ìinvece, la mente corre veloce come lo sfrizzolio di un monitor crt ripreso con una videocamera digitale e invece il corpo, anzi le mai, sono accroccate. in quel momento nascono le storie che vorrebbero venire fuori dalla penna. ma il corpo non risponde e così non puoi fare altro che sperare che al reintegro di tutte le facoltà motoree, la tua mente risca a ricordare almeno qualche sprazzo di quella stupenda storia che si è dipanata per più di mezz'ora tra le sinapsi neuronali.
nessuno mai lo saprà, se non lo scriverò e nessuno mai mi potrà dire di smettere se l'ho fatto male. scrivere per piacere.

francesi tutti appesi

Sono tornato ieri dalla franceia (parigi) ed ho visto un po' di tv nei pochi momenti di relax in albergo. Mentre distratto facevo zapping rendendomi conto dell'omologazione dei programmi mi è salita l'attenzione su uno spot axe. vi ricordate il deodorante che riesce a catallizzare l'attenzione di belle donne facendole diventare vostre schiave? ebbene nella simpatica reclàme un giovane presenta la sua ragazza ad un uomo italiano attempato che chiede subito dov'è la toilette. l'attempato risulkta un po' trucido e manco a farlo apposta è un italiano. Prima di uscire dal bagno prende una bomboletta di axe e gli scappa uno spruzzo. risultato? guardatevelo... Sarà uno spot che ci prende leggermente per il ****?

aria

avrete naturalmente visto e riso della nuova pubblicità vigorsol air fresh. lo scoiattolino preoccupato per le sorti del suo angolo di mondo mastica una vigorsol e con un peto spegne un incendio. In rete c'è chi fa di meglio e voi non dite che non ci avete mai provato.

the power of cover

Quando si dice che la cover è meglio dell'originale. Sono convinto che nulla si inventa ma tutto può e deve essere rimodulato e letto da prospettive differenti. un pezzo duro e graffiato, diventa funk e liquido facendo tornare alla luce un groove di qualche anno fa. bravo a chi lo ha fatto e bravo anche a chi ha creato e girato il video, davvero esplosivo.

Oggi leggendo il giornale mi sono imbattuto in un dejavù (si scriverà così?). leggevo di john maeda e delle sue leggi della semplicità. secondo me, quello lì ha seguito le lezioni americane di calvino in diretta e ne è diventato un seguace fedele.

-RIDUCI
-ORGANIZZA
-TEMPO
-IMPARA
-DIFFERENZE
-CONTESTO
-EMOZIONE
-FIDUCIA
-FALLIMENTO
-L'UNICA

qui sopra ci sono le sue dieci leggi della semplicità e invece leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità sono, diciamo i consigli che Italo Calvino ci ha donato nell'85 alle soglie della niova era multimediale.

con quale tenacia il signor maeda riesca a tenere ferme queste regole è chiaro dalla sua attuale attività: a soli 40 anni dirige il centro ricerche del Mit Media Lab fondendo il mondo dell'arte con quello della ricerca nel campo dell'elettronica, e parlando come un vero rivoluzionario di sovvertire l'ordine costituito.

riscopriamo i nostri padri ed arrampichiamoci saldi sulle loro spalle perchè solo in questo modo potremo guardare lontano e cercare di sorridere a chi verrà dopo di noi.

gesti, anzi gestazioni

Ci sono elementi della natura umana che non cambieranno mai. Ci sono idee che per la loro semplicità e naturalezza sono fantastiche. date un po' un'occhiata.

Non entrate in quella porta aperta

Youtube è sempre più una grande enciclopedia creativa. Tutto è lasciato al caso e se davvero hai bisogno di capire qualcosa o di vedere che tipo di esperimenti ci sono in giro non resta altro che bighellonare tra i miliardi di bit caricati ogni giorno. Ricordate i ghostbuster? date un'occhiata a questo strano ectoplasma.

Continuano a colpi di scoop le vicende di vallettopoli (che brutta parola!). Io vivo a Potenza, e quindi mi sembra strano e diverso dal solito sentire il suo nome ripetuto fino alla nausea nel tam tam mediatico che segue alle vicende sfraganate di quattro paparazzi.

Matrix, porta a porta, telegiornali, forse anche gli alieni stanno parlando di Potenza e della Basilicata.

Posso fare una osservazione? Va bene, la faccio. Tutto ciò di cui stanno parlando ha a che fare con le estorsioni praticate dal sedicente agente di fotografia Corona's ai danni di politici ed altre starlette del firmamento spettacolare della tv e dello sport. Molti parlavano di vite da rovinare, di privacy violata e di fughe di notizie indegne.

Oggi sul corriere Fabrizio Caccia scrive: "comunque i poliziotti, venerdì scorso, qualcosa d'interessante l'hanno già trovata. In mezzo a quella montagna di scatti, infatti, ci sarebbe un «file» con una decina di foto con la scritta «riservate»: una (in bianco e nero) ritrae l'attrice Angelina Jolie, poi ecco dei calciatori, qualche soubrette e due giornalisti famosi, Enrico Mentana e Michele Santoro".

E bravi. A questo punto le foto fatacele vedere che si fa prima (berlusconi docet).

elettronico e cupo è il panorama che si dispiega davanti ai nostri occhi. ormai da tempo siamo abituati a guardare la guerra negli obiettivi ad infrarossi, sputate dal tubo catodico 24 ore al giorno. per esorcizzare i fantasmi dispiegate le orecchie e non vi fate impressionare, ci sono certi genietti in giro che fanno invidia la primo satie. date un'occhiata

recuperare la creatività e distribuirla a piene mani ad un pubblico vasto e sempre meno impressionabile. Esistono creativi che riescono ancora a fare sorridere, anche semplicemente con una shopping bag.

Piccolo problema del trasferimento

ho avuto un piccolo problema. è successo qualcosa di strano, ho creato un blog dal nome lattico. al primo accesso dopo averlo creato, dal mio account non era possibile accedere più a quello spazio. che sia stato un segno del destino? non so, comunque non ce l'ho fatta a recuperarlo e allora l'attico ha perso il suo carattere unitario ed ha acquistato un trattino (l-attico). questo trattino è il segno di una frammentazione che contraddistingue i giorni che viviamo. questa frammentazione dovremmo sanarla, cercando punti di accordo e non di rottura. questo blog spirerà nel momento in cui questa frammentazione sarà sanata.
Piccolo pensiero del ritrovo
Dall’attico posso veder tutti, ma non tutti mi possono vedere.
Dall’attico il cielo è sempre un po’ più blu e quando succede qualcosa lassù sono sempre uno dei primi a saperlo.
Dall’attico posso ammirare le geometrie dei volatili che per poco non si spezzano l’osso del collo per schivare la giungla di antenne che primeggia sulle nostre città.
Dall’attico vedo segnali di fumo in lontananza e mi appassiono al brusio delle città che non smettono neppure di notte di premere sul cuore del mondo.
Nell’attico mi vado a stabilire e spero questa volta di non fallire.